La penombra domina su quel lungo corridoio. solo una esile lampada al neon sul soffitto cerca di portare avanti la sua epica battaglia contro il buio. Il rumore ritmico e, diciamocelo, anche un po' fastidioso delle continue scariche di corrente rompono il silenzio perfetto della notte. Provano ad eccitare quel poco gas ancora rimasto nel tubo della lampada, ma è una battaglia persa. Un po' una metafora dell'uomo moderno che vive in una costante guerra contro l'impotenza. Niente eccitazione, niente luce e la battaglia continua estenuante, snervante, inutile.
Di quei cento metri di cemento e piastrelle e porte e sedie e quadri rimane solo
Quando Marius si svegliò di soprassalto, come se avesse ricevuto un colpo alla nuca trovò il suo zaino e quello di Nebris. Annebbiato dal sonno, non riuscì subito a collegare le cose. Doveva essere uno di quella sottospecie di sogni bislacchi dove gli oggetti non sono mai dove ricordavi che fossero. Ne era certo: aveva lasciato qualche giorno prima lo zaino sfatto accanto all'armadio dei viveri era in realtà una cristalliera in disuso; ma con ogni probabilità non esisteva più un solo bicchiere integro nel raggio di svariate decine di chilometri. E nessuno più a cui la cosa importasse.
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2012: nemmeno un temporale by ConnectCat, literature
Literature
2012: nemmeno un temporale
Mitica Invasione aliena: anno domini 2012.
< C'hanno anche rotto un po' le palle. >
Bhà. Mia sorella Augustina ha diversi problemi con il mondo. In principio si chiama Augustina. No va bé, non è che io ce l'abbia con chi si chiama così ma oggettivamente mia nonna potrebbe portare il suo stesso nome.
Mi piace fare domande dal nulla e fissarla con un sorriso tra il soddisfatto e l'ebete. Lei mi guarda torto mentre apre più lentamente il frigo frenando le manovre brusche da mestruata. Mi guarda torto come si guarda uno scippatore clandestino al tempo nostro.
Continua il suo trafficare nel frigo e io continuo.
< Guar
Diario Di Un Bimbo - Spezzone by RaphaelAngel, literature
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Diario Di Un Bimbo - Spezzone
9 Marzo 2071
Oggi sono andato a
scuola e c'erano tutti quei bambini che ci avevano il casco. I bambini
che ci hanno il casco sono i cocchi della maestra, ma io non sono un
cocco. Infatti io ho i capelli lunghi. Lunghi fino al culo, anche se
culo è una parolaccia e mamma non vuole che la dica. Gengy
dice che però farsi la vita vendendo il culo che c'hai fa
guadagnare tanti verdoni, così tanti che non li vedi nemmeno
negli alberi tanti verdoni così messi assieme.
A proposito Gengy è
il mio migliorissimo amico. Lui non viene a scuola con me perché
dice che alla scuola ti fanno il casco. Secondo me ha ragi
Attraversai il corridoio a passi rapidi senza guardarmi intorno, sapevo che mi stavano seguendo, lo sapevo bene, per questo dovevo cercare di fare più in fretta che potevo."Non immischiarti in certi affari, non ne vale la pena" mi aveva detto il mio insegnante quella stessa mattina ma nonostante le sue parole, io avevo voluto farlo comunque. Me l'avrebbero fatta pagare per questo, non avevo dubbi al riguardo; sarebbe stato impensabile avere il loro perdono. Aspettavano da mesi l'occasione perfetta per farmela pagare, per tutto, per ogni cosa, anche solo per il fatto di esistere. Ero diversa da loro, la pensavo diversamente: avevo ampie v
Un altro volo di rientro e tutto lo schema si ripeteva con grande precisione come per i sette anni precedenti, nonostante la media di due voli internazionali al giorno, cinque giorni su sette, per tutte le settimane dell'anno.
Passavo il controllo della carta d'imbarco, il metal detector, facevo passare il bagaglio a mano, lo aprivo, lo facevo ispezionare non senza le solite domande in merito e attendevo al gate, questa volta il numero sedici, l'imbarco per il mio volo.
Si profilavano ancora venti minuti di attesa prima che cominciassero a far salire i passeggeri e decisi di leggere il giornale per ammazzare il tempo; la screm
-Hei Gia, tutto bene?
-Si grazie, e tu?-
-Hai sentito di quel poveraccio?-
-Di chi parli?- Giacomo, da tutti chiamato Gia, scocca al suo amico uno sguardo incuriosito, mentre tira l'ultimo fiato della sua sigaretta
-Guarda qui!- risponde Roberto, porgendogli il giornale.
Giacomo legge la notizia che gli indica l'amico.
È un trafiletto in fondo pagina senza fotografie e parla di un padre di famiglia, disoccupato, che tre anni prima era stato sorpreso a rubare in un supermercato.
Il giovane legge velocemente l'articolo; l'uomo rimasto senza lavoro, con a carico due figli piccoli e una moglie a sua volta disoccupata, si era lasciato