“So che dovrò rimanere su questa sedia per il resto della mia vita e non voglio che la mia condizione mi influenzi.” Simone le passò di fronte per non obbligarla a voltarsi indietro, poi si sedette sui talloni, per avere gli occhi alla sua altezza, lei fu grata della gentilezza e poi aggiunse
“Devo convivere con questa cosa, devo imparare che le rotelle saranno le mie gambe e i miei piedi e ho già cominciato, guarda.” E estrasse dallo zaino un depliant. Era di una palestra. Mentre indicava le figure spiegava cosa voleva fare e nei suoi occhi, Simone vide una guizzo di vita, un coraggio che lo fece
È notte, la pace cala sul mondo e il buio che l'accompagna nasconde le vergogne degli uomini.
Un anziano senzatetto, privo di riferimenti nella sua sconclusionata quotidianità, trova rifugio ancora una volta all'interno del cimitero cittadino, del piccolo paese di periferia, dove trascorre la sua stentata vita.
Bandisce le superstizioni dei pensieri, leggermente alterati dal vino meno costoso che la bottega del luogo potesse offrirgli. Qualche infida ombra, prodotta dai rami agitati dal vento, alcuni schiamazzi provenienti dagli uccelli notturni, appostati sugli stessi alberi. Ecco che l'ambiente si mostra tetro nelle intenzioni